La paura del dentista è un sentimento molto comune. Spesso i pazienti riferiscono un trauma di quando erano bambini, oppure raccontano storie di parenti/amici che hanno avuto disavventure presso il loro odontoiatra. Altri hanno subito grossi interventi nel passato e non vogliono rivivere l’esperienza, o ne hanno semplicemente sentito parlare e la paura del dolore gli impedisce di andare dal dentista.
Queste evenienze in alcuni causano l’evitamento delle cure e, nel momento del dolore o dell’urgenza, diventa complesso per il dentista gestire oltre che la cura del dente, anche la paura del paziente.
Ad oggi esistono dei metodi validati per la gestione del paziente ansioso e si fondano sull’abbattimento dello stress emotivo, così da permettere di controllare le reazioni cardiache all’ansia e garantire un’esperienza positiva al paziente.
II primo metodo è farmacologico: prevede di utilizzare farmaci (tipo benzodiazepine) somministrati per bocca o per endovena, così da mantenere il paziente sveglio ma profondamente rilassato. La tecnica funziona bene e ha notevole letteratura, il difetto è la necessità per il paziente di essere accompagnato a casa e il divieto di guidare o lavorare.
Il secondo è il metodo comportamentale: vengono insegnati al paziente degli esercizi di concentrazione e respirazione utilizzati nel trattamento degli attacchi di panico, così che sia il paziente stesso la cura della propria ansia.
Questa tecnica è definita anche ipnosi medica, ma non ha nulla a che vedere con l’ipnosi da spettacolo o dei film. E’ basata sullo sfruttamento di una particolare fase del cervello che si attiva nei momenti di profonda concentrazione. Chi non ha mai avuto l’esperienza di perdere la cognizione del tempo mentre legge un bel libro?
Ecco, questa concentrazione viene utilizzata per abbattere l’ansia ed eseguire gli interventi in molte branche della medicina, soprattutto oncologica. Negli ultimi anni sta prendendo piede anche nell’odontoiatria grazie agli ottimi risultati e alla semplicità.
Ovviamente queste tecniche prevedono sempre l’uso dell’anestesia locale per fare le procedure, ma le rendono meno pesanti per il paziente.
L’ansia e la paura del dentista sono ormai parte della cultura, ma forse le cose cambieranno con queste tecniche.