Le impronte tradizionali sono da sempre un problema in odontoiatria: grande discomfort per il paziente e per il dentista.
Fare bene un’impronta infatti non è un gioco da ragazzi, e doverla ripetere crea disagio nel paziente.
Senso di nausea e cattivi sapori spesso sono di casa quando si parla di impronte.
Da pochi anni però stanno prendendo piede metodi digitali per semplificare e ovviare il problema.
Essi sono costituiti da scanner intraorali, cioè telecamere che scattano centinaia di foto man mano che illuminano il dente, per poi proiettare il modello 3D delle arcate dentarie in tempo reale.
I primi modelli erano rudimentali, enormi ed ingombranti.
Quelli moderni hanno la dimensione di un pennarello e sono in grado di mettere assieme i modelli simulando addirittura la masticazione. Inoltre, possono anche rilevare il colore, fornendo un aiuto al dentista ed al tecnico.
Ultima caratteristica: sono fondamentali per comunicare col paziente, si possono infatti mostrare in tempo reale i problemi dei denti, come se si potesse far vedere al paziente la bocca come la vede il dentista. Non è facile, infatti, immaginare come si è fatti, spesso bisogna “fidarsi”. Con questi strumenti si può guardare direttamente in faccia il problema.
Ogni giorno vengono aggiornati i sistemi software e vengono proposte tecniche per migliorare sempre di più l’efficienza del digitale
Il 2T centro odontoiatrico è dotato delle ultime tecnologie top di gamma e può contare sull’aggiornamento degli odontoiatri che le seguono. Vieni a provare anche tu!